DESCRIZIONE
Il Cavallo del Don, è un tipo meso-dolicomorfo, con altezza che oscilla dai 155 ai 165 cm. Ha una testa di medie proporzioni, con profilo rettilineo, occhi grandi, fronte larga ed espressione intelligente; il garrese è pronunciato, la linea dorso-lombare, è lunga e dritta con groppa allungata e obliqua; la spalla correttamente inclinata e muscolosa. Gli arti sono lunghi e ben modellati con belle articolazioni, piede largo con una buona unghia.
ORIGINE
La regione del bacino del Don, ha un’antica tradizione di allevamento. In essa vi venivano allevati un grande numero di cavalli assai eterogenei, in quanto a forme e modelli. La lenta fusione di tutte le razze di cavalli, il loro miglioramento, dovuto ai cavalli orientali, catturati durante le guerre contro i Turchi, concorsero alla formazione del Cavallo del Don. Tradizionalmente si considera, la data ufficiale della fondazione della razza il 1770, quando un grande capo cosacco Platov, fondò il suo primo allevamento sulle rive del Don. Proprio ai Cosacchi è particolarmente legato, il nome di questo cavallo; essi erano combattenti di prim’ordine, proprio per questa ragione, cercando di migliorare sempre le loro cavalcature, divennero abili allevatori. Durante le numerose campagne militari, che li condussero dalla Turchia alla Persia, un ambito bottino di guerra era rappresentato dai cavalli catturati che, quando erano di valore, andavano ad arricchire e migliorare i loro allevamenti.
La cavalleria casacca, montata su Cavalli del Don, si confrontò vittoriosamente con le armate napoleoniche. Nel secondo conflitto mondiale ebbe un peso importante, tanto che giunse dalle lontane steppe russe sino a Berlino.
CONCLUSIONI
Il Cavallo del Don è un soggetto robusto ed energico. Esso è dotato di un’ altrettanta eccezionale resistenza della quale, in diverse circostanze, ha dato delle prove insuperate. Nel 1883 quattro ufficiali e quattordici cosacchi, montati su Cavalli del Don, coprirono il percorso Nijni Novgorod-Leningrado In undici giorni, coprendo una distanza di 1.228 verste, che equivalgono a più di 1.300 km, con una temperatura media di 20 °C sotto zero in fresca e profonda neve. In una edizione della 24 ore, che rappresenta una specialità equestre russa, gli stalloni Kagal e Zaijm percorsero 285,5 km (gli ultimi 4.600 metri dei quali al galoppo).