Salernitano

caratteristiche

ORIGINE: CAMPANIA

ATTITUDINI: SELLA, SALTO (NOTEVOLI DOTI ATLETICHE)

TEMPERAMENTO: DOCILE MA ENERGICO

salernitanoi

Tipo meso-dolicomorfo, alto al garrese da 162 cm a 170 cm. Ha una testa rettangolare, legge­ra e con un profilo rettilineo, la fronte è molto ampia, gli occhi vivaci. Il collo è lungo e ben attaccato e il garrese è piuttosto pronunciato e muscoloso; buona la linea dorso-lombare piuttosto lunga, con groppa muscolosa e arro­tondata; la coda è ben portata e ben attaccata, ampio il petto e profondo il torace; la spalla à lunga e ben inclinata, gli arti ben muscolosi e ben orientati con buoni tendini e articolazioni. Il mantello più diffuso è il baio, ma si trovano anche morelli, sauri, grigi.

La piana di Salerno fu ben nota sin dall’anti­chità come patria di apprezzati cavalli. I Sara­ceni vi importarono un buon numero di sog­getti arabi e, successivamente, durante il regno di Carlo III di Barbone, l’arrivo di fattii­ci e stalloni spagnoli determinò più pre­cisamente i contorni della razza. Così nel 1740, nella località di Persano, a sud di Salerno tra i fiumi Sale e Calore, fu fondata l’omonima razza, il Persano che, per un secolo e mezzo, fu il punto di ri­ferimento per l’allevamento equino di tutto il Meridione, portando alla creazione di soggetti di alto valore tecni­co. La costante importazione di soggetti arabi e spagnoli di alto valore, migliorò sempre più Il Persano, che raggiunse il suo massimo splendore sotto i regni di Ferdinando e Francesco I di Borbone.

A partire dall’inizio del secolo andò diffonden­dosi il cavallo sportivo, anche come conse­guenza della nuova impostazione data all’equi­tazione. In questo settore molti furono i suc­cessi raccolti da soggetti appartenenti alla raz­za Salernitana; cosi, se nel Dopoguerra venne meno la possibilità di fornire cavalli all’esercito e venne diminuito drasticamente il numero dei cavalli e degli allevamenti, grazie allo sboc­co come cavallo ‘sportivo’ si consentì la so­pravvivenza di questa pregevole razza.