La laminite : sintomi, cause e terapia


La laminite, o podoflemmatite, è un’infiammazione delle lamine cornee e dermiche. Esse si trovano all’interno dello zoccolo. Nei casi gravi provoca il distacco delle lamine dall’osso podalico. Se cronica può provocare la rotazione della terza falange. Il cavallo diventa inutilizzabile.

CAUSE DELLA LAMINITE

  • una dieta troppo abbondante e troppo ricca di carboidrati (erba verde e orzo),
  • l’ingestione di grandi quantità di acqua fredda quando il cavallo è accaldato,
  • lavoro prolungato su terreni duri, 
  • ritenzione della placenta nella fattrice, 
  • intossicazione da overdose di farmaci (specie cortisonici), 
  • obesità, 
  • infezioni non curate, 
  • coliche, 
  • zoppia, 
  • morbo di Cushing.


CLASSIFICAZIONE

Acuta o Iperacuta: sintomi evidenti entro 12-48 ore. Abbiamo 4 gradi di Laminite secondo la classificazione di Obel:

1º Grado: il cavallo alterna il peso sui piedi sollevandoli ripetutamente

2º Grado: Il cavallo si muove con passo tipico, di conseguenza solleva subito il piede appena tocca il suolo (cammina sulle uova)

3º Grado: il cavallo si muove con riluttanza, si oppone ai tentativi di sollevare un arto perché impossibilitato a caricare sul controlaterale a causa del dolore

4º Grado: il cavallo è impossibilitato al movimento, in stazione acquisisce la tipica postura laminitica oppure rimane in decubito

Subacuta: i sintomi sono 1º grado di Obel, zoppia lieve, sensibilità alla palpazione del piede mediante tenaglia. È di difficile diagnosi ma con buone possibilità di recupero.

Refrattaria: è quella laminite che nonostante cure appropriate e rimozione delle cause scatenanti, tende a migliorare lentamente e in misura minima. Evolve a prognosi infausta o in laminite cronica.

Cronica: è dovuta a parziale rotazione della III falange, a danni permanenti della struttura delle lamine dermiche, di conseguenza compromette per sempre l’utilizzo dell’animale.

I sintomi di una laminite acuta sono facili da individuare:

  1. un cavallo si muove poco e mal volentieri e quando sta fermo sposta continuamente il peso da un piede all’altro
  2. se la laminite ha colpito gli anteriori, l’animale tende a portare questi arti avanti a se
  3. nel caso siano colpiti i posteriori questi saranno portati sotto di se. 
  4. aumento di temperatura corporea oltre i 40 °C,
  5. l’accelerazione del battito cardiaco,
  6. un notevole aumento della temperatura del piede soprattutto in corona, 
  7. ansietà,
  8. tremore visibile,
  9. aumento della frequenza respiratoria, 
  10. sudorazione,
  11. narici dilatate.

Il primo intervento è quello di raffreddare il piede. Indispensabili docce fredde o impacchi di ghiaccio. E’ bene far muovere il cavallo. Lo si fa camminare per poco ma a intervalli frequenti; in questo modo si favorisce la circolazione sanguigna nel piede. Per abbassare la temperatura e favorire la circolazione, nonchè per evitare stipsi dovute a mancanza di movimento, è anche opportuno somministrare al cavallo un leggero lassativo.

PASTONE

Si può quindi preparare un pastone composto da 1 Kg di crusca, 30 g di sale e 300 cc di melassa, da sciogliere in 2 L di acqua calda e poi raffreddare.

Nella fase iperacuta è ancora possibile trattare efficacemente la patologia:

  • rimuovendo subito la causa scatenante ed evitando di somministrare carboidrati
  • sferrando subito il cavallo e ponendolo sul morbido, meglio sulla sabbia
  • trattando l’animale per il dolore, che comporta la tensione del tendine flessore profondo delle falangi che a sua volta causa la rotazione della III falange, con l’uso di antinfiammatori non steroidei (flunixin meglumine) e Dimetilsulfossido (DMSO)
  • ripristinando la circolazione nel piede alternando docce fredde e impacchi caldi e somministrando acepromazina maleato che è un tranquillante ma anche un potente vasodilatatore
  • risolta la fase iperacuta l’animale andrà ferrato in modo da caricare la tensione sul tallone e non sulla punta (ferratura correttiva)

Non c’è alcuna cura per la laminite cronica. Tuttavia, un cavallo può convivere con la laminite per molti anni e con cure appropriate e  con una ferratura correttiva può essere ancora in grado di essere montato. 

 

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