Le cinque libertà fondamentali degli animali



Le cinque libertà fondamentali degli animali. Già l’uomo primitivo aveva scoperto negli animali una importante fonte, non solo di produzione di alimenti, ma anche di lavoro e divertimento. Si rese conto che i cavalli, si prestavano ad essere addomesticati, imparò ad averne cura e a nutrirli, in quanto avrebbero potuto fornire alimento, forza lavoro e quanto più prestava loro attenzione, tanto più otteneva risultati migliori.

I cavalli rappresentano anche un’importante fonte di compagnia, di affezione. Proprio per le finalità utilitaristiche, nacque il concetto di protezione dell’uomo, che iniziò a porsi questioni di ordine etico.

Nel corso della storia gli animali, in seguito all’intervento dell’uomo con il processo di addomesticazione, hanno modificato il loro habitat naturale, adattandosi alle condizioni di vita imposte dall’uomo, per quanto riguarda il ricovero, la nutrizione e il comportamento stesso.

In considerazione di questa situazione innaturale in cui vivono, nasce l’esigenza di curare il loro stato di benessere. Nel 1994 a Webster, il Farm Animal Welfare Council, stabilì quali sono le 5 libertà a cui gli animali hanno diritto, in un documento che rappresenta di fatto, il manifesto dei Diritti degli Animali.

1- LIBERTA’ DALLA FAME E DALLA SETE – L’animale deve avere un facile accesso all’acqua e una dieta, che ne mantenga salute e vigore. Mantenere un cavallo in scuderia oggi, ci permette di fornirgli un adeguato apporto alimentare, acqua fresca a volontà, purtroppo viene meno il rispetto della loro natura, di animali abituati a pascolare, fino a 16 – 17 ore al giorno.

2- LIBERTA’ DAL DOLORE – La prevenzione da incidenti e malattie, rapide diagnosi e trattamenti è una condizione, soddisfatta dalle moderne scienze veterinarie, da adeguata gestione delle scuderie.

3- LIBERTA’ DAL DISAGIO – Fornendo ai cavalli un ambiente adeguato, che includa ripari e spazi di riposo. In box i cavalli sono sicuramente riparati dalle intemperie, dal freddo e dai bruschi sbalzi di temperatura, devono essere di dimensioni adeguate, dotati di finestre che ne permettano la socializzazione. Anche i paddock devono essere forniti di capannine adeguate.

4- LIBERTA’ DI ESPRIMERE UN COMPORTAMENTO NATURALE – Gli studi etologici, indicano che i cavalli tenuti in box, evidenziano un’alterazione comportamentale, dovuta al confinamento e all’isolamento sociale, che determinano una riduzione degli stimoli ambientali, con conseguente minore possibilità di scelta nei comportamenti da esibire. Bisogna cercare, quanto più possibile, di assicurare all’animale spazio sufficiente, attrezzature adeguate e compagnia di altri animali.

5- LIBERTA’ DA PAURA E ANGOSCIA – Dobbiamo tenere a mente, che paura e stress hanno per i cavalli, una una valenza diversa da come la intendiamo noi. Gli animali hanno il diritto, di essere protetti da eventi e stimoli, che provocano emozioni negative: la paura, lo stress, ripetuti comportano all’animale, una situazione incompatibile con la salute e con il benessere. Chi detiene gli animali, deve essere in grado di comprendere, quali sono gli eventi o gli stimoli stressanti, le loro conseguenze sulla salute,  sul comportamento e le modalità per prevenirli.

Il maltrattamento di animali, la loro uccisione, l’abbandono e la detenzione incompatibile con le loro caratteristiche etologiche, sono comportamenti vietati e puniti dal nostro Codice penale, secondo la legge 189/2004.

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Recentemente i cavalli rappresentano anche un'importante fonte di compagnia e di affezione. Proprio per le finalità utilitaristiche nacque il concetto di protezione dell'uomo, che iniziò a porsi questioni di ordine etico.
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