Rifiuto della cavalla verso il puledro

Rifiuto della cavalla verso il puledro.

Ci sono tre tipi di rifiuto del puledro, che si manifestano immediatamente dopo il parto, e sono più comuni nelle cavalle primipare (al primo parto):

  1. rifiuto alla suzione
  2. paura del puledro
  3. aggressività verso il puledro

Nel primo caso, le cavalle le cavalle leccano il puledro, ne sembrano attratte, ma non tollerano che succhi e lo calciano se insiste. Queste cavalle, possono essere trattate con tranquillanti, oppure mungendole mentre si tiene il puledro vicino, il quale verrà poi allattato a mano, tenendo la bottiglia nella zona inguinale della madre. Questo esercizio andrebbe ripetuto ogni 15 minuti, insegnando alla cavalla che essere munta, riduce la tensione della mammella. Gradualmente poi si incoraggia il puledro a succhiare dai capezzoli, così la cavalla va contenuta sempre meno, finchè la coppia può essere lasciata da sola, in modo sicuro.

Nel secondo tipo di rifiuto, la cavalla spaventata cerca di scappare dal proprio piccolo, rischiando di investirlo o di calciarlo. Ci sono diversi metodi comportamentali, che possono essere usati per stimolare il comportamento materno, ad esempio, si possono portare madre e figlio in un paddock, così che entrambi possano evitarsi, finchè diminuisce la paura della fattrice. La presenza di un altro cavallo o di un altro animale, può stimolare questo tipo di aggressività, specialmente appena dopo il parto; rimosso l’intruso la madre accetterà il figlio.

Nel terzo e più pericoloso tipo di rifiuto del puledro, la cavalla lo attacca attivamente, di solito mordendolo sul garrese e gettandolo attraverso il box; essa non lecca le membrane fetali e il piccolo, lo calcia se si avvicina, rischiando di ucciderlo. La sedazione con acepromazina ed un contenimento passivo, fino a 3 settimane, l’immediata punizione e la somministrazione di ossitocina e progestinici, possono determinare l’accettazione del puledro. Questo problema sembra avere basi genetiche di razza, in quanto è molto comune nei purosangue arabi.

Si ottiene un miglior contenimento passivo mettendo un palo nel box, in modo che la cavalla non possa muoversi di lato, in avanti o indietro; in questo modo il puledro potrà provare a succhiare e scappare facilmente nel caso di attacchi. Di solito, dopo 2 settimane la cavalla accetta il puledro, anche solo tollerandolo e si potrà diminuire il contenimento. Si è visto che le cavalle che rifiutano il figlio hanno livelli di progesterone più bassi prima del parto, indicando un problema fisiologico alla base di questo comportamento.

Anche il dolore associato all’espulsione della placenta può determinare aggressività verso il puledro e la rimozione della causa del dolore elimina l’aggressività. Il rifiuto materno può verificarsi dopo il parto; esso è collegato ad un eccessivo disturbo dell privacy o a variazioni dell’aspetto e dell’odore del piccolo. Spesso questa situazione si presenta nei casi in cui il puledro abbia bisogno di trattamenti clinici alla nascita; permettere alla cavalla di avere contatti visivi con il puledro ammalato può aiutare nella prevenzione a questo comportamento.

© foto concesse da Nunzia Di Natale

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Ci sono tre tipi di rifiuto del puledro che si manifestano immediatamente dopo il parto e sono più comuni nelle cavalle primipare (al primo parto): rifiuto alla suzione, paura del puledro, aggressività verso il puledro
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