Già da Ippocrate e poi Galeno consideravano dei tipi costituzionali in base alla prevalenza diuno dei quattro umori fondamentali. Distinguevano così, il tipo flemmatico, sanguigno, bilioso e melanconico.
Achille De Giovanni, nel XVII secolo, propose un sistema basato sulle “combinazioni morfologiche” con le quali distinse un primo tipo costituzionale dal ridotto sviluppo di torace ed addome, un secondo tipo con maggior sviluppo toracico ed un terzo con addome più sviluppato. Il suo allievo Viola definì i tre tipi costituzionali microsplancnici, normosplancnici e megalosplancnici in funzione dello sviluppo dell’organismo e degli arti.
Nicola Pende, all’inizio del Novecento, si rivolse al sistema endocrino, nella convinzione che i complessi ormonali tiroide-ipofisi-surrene e timo-pancreas-paratiroidi regolino rispettivamente il metabolismo catabolico ed anabolico. La prevalenza di metabolismo catabolico determina il tipo morfologico dolicomorfo microsplancnico, il metabolismo anabolico il tipo brevilineo megalosplancnico, l’equilibrio dei due il tipo intermedio.
Lo sviluppo delle funzioni fisiologiche è preso in considerazione dalla scuola francese di Sigaud, che suggerì una classificazione basata sulla prevalenza di alcuni organi ed apparati. I tipi segnalati sono: cerebrale, respiratorio, digestivo e muscolare.
Oggigiorno in zootecnia si considerano 3 tipi costituzionali equini, in funzione della loro morfologia.
Il tipo BRACHIMORFO è caratterizzato da notevole sviluppo di addome e sistema circolatorio, prevalente funzionalità della ghiandole endocrine timo-pancreas-paratiroidi e metabolismo ipossidativo.
Il tipo MESOMORFO presenta un giusto equilibrio tra organi, apparati, sistema endocrino e fasi metaboliche.
Il tipo DOLICOMORFO ha un maggior sviluppo toracico, con ricambio energetico accelerato per la prevalenza della fase catabolica in relazione alla maggiore attività di tiroide-ipofisi-surrene.
Il sistema più usato nella terminologia zootecnica comune prevede la distinzione dei tipi costituzionali in:
- tipi delicati: scheletro sottile, scarso sviluppo muscolare, modesta resistenza alle malattie
- tipi fini: scheletro fine ma solido, masse muscolari non molto sviluppate ma toniche, apparato respiratorio ben sviluppato
- tipi grossolani: scheletro robusto, muscolatura solida, pelle grossolana, alta resistenza ad ambienti sfavorevoli
- tipi robusti: ottimo sviluppo scheletrico e muscolare, grandi capacità digestive
- tip linfatici: notevole sviluppo addominale, tendenza all’accumulo adiposo, scarso tono muscolare.